SE IO FOSSI TU?
Al link seguente trovate un opuscolo informativo sul bullismo omofobico nelle scuole della provincia di Verbania,il racconto di studentesse e studenti,e i risultati degli interventi di prevenzione.
Il bullismo omofobico nelle scuole della provincia, il racconto di studentesse e studenti, e i risultati degli interventi di prevenzione.
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Fonte articolo: Agedo Verbania
Prefazione
di Giannino PianaNonostante le chiare affermazioni della comunità scientifica internazionale, che
l’ha cancellata dall’elenco delle malattie psichiche, l’omosessualità stenta ancor
oggi ad essere accettata come una condizione normale di vita. Persistono –
purtroppo –, e non solo nel mondo degli adulti ma anche in quello degli
adolescenti e dei giovani (sia pure in percentuale sempre più ridotta come risulta
dai dati riportati in queste pagine) forti diffidenze e antichi pregiudizi legati
soprattutto ai condizionamenti del contesto socioculturale. L’omofobia ha le sue
radici in un inconscio (e in un immaginario) collettivo le cui resistenze non sono
facili da debellare. Il superamento di questa situazione, che alimenta in chi vive la
condizione omosessuale paure e sensi di colpa è rappresentata da un’azione
educativa, che va sviluppata fin dai primi anni dell’infanzia e che reclama il
coinvolgimento delle diverse agenzie educative – dalla famiglia alla scuola, dai
gruppi e dalle associazioni fino ai media – alle quali spetta il compito (non facile) di
aiutare la formazione delle persone, contribuendo alla promozione della loro
identità attraverso la valorizzazione delle differenze di genere e delle diversità di
orientamento sessuale.In questo contesto si inserisce l’opera dell’Agedo, che a Verbania, collaborando
con l’Arcigay locale, ha offerto, da molti anni con il progetto “Nessuno è uguale a
me”, il proprio contributo di esperienza e di competenza allo sviluppo di un
disegno che ha un alto significato civile. Accanto all’importanza che riveste, anche
in questo ambito, la collaborazione tra famiglia e scuola, ciò che rende soprattutto
meritorio il progetto è l’aiuto dato agli adolescenti a fare discernimento delle
proprie inclinazioni sessuali prendendone serenamente consapevolezza, e a
comprendere le diversità di orientamento, accogliendole come normali e
bandendo ogni forma di preclusione, frutto di stereotipi che generano tensioni ed
emarginazione.Il volumetto, che raccoglie le riflessioni maturate nel corso dell’esperienza nella
scuola, è un utilissimo sussidio per genitori e insegnanti, non solo per le
indicazioni pedagogiche e didattiche che fornisce, ma anche (e soprattutto) per il
clima che vi si respira. Un clima ispirato a grande apertura verso ogni forma di
differenza, la quale va vissuta – ce lo ricordano le bellissime testimonianze iniziali
di Lorenzo, Massimo e Andrea – come un valore, poiché rende trasparente
l’infinita (e ricchissima) varietà dell’umano.Giannino Piana è scrittore, teologo e docente di etica ed economia presso la
Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino